WebGIS e SIT sono due Termini molto utilizzati nel settore della Cartografia e spesso confusi tra loro.

In questo articolo voglio spiegarti quali sono le loro differenze per poter così utilizzare sempre quello corretto ed evitare antipatici “scivoloni” con Colleghi o Clienti.

“Mi dica, in termini semplici, puntuali e precisi, la differenza tra WebGIS e Sistema Informativo Territoriale…“

Quella che a tutti gli effetti potrebbe essere una buona domanda per un esame universitario è in realtà uno dei più grandi malintesi esistenti nel settore della cartografia digitale.

WebGIS e SIT sono infatti due termini spesso confusi e mal utilizzati dalla maggior parte degli utenti, tecnici, sviluppatori del settore cartografico.

Vediamo quindi di fare chiarezza una volta per tutte, eliminando dubbi e confusione, utilizzando il più possibile termini semplici ed abbordabili anche per i non gissari.

Facciamo innanzi tutto un passo indietro.
Ovvero partiamo dal significato di GIS, il vero punto di partenza.

Secondo la famosa definizione di Borrought, “Il GIS è composto da una serie di strumenti software per acquisire, memorizzare, estrarre, trasformare e visualizzare dati spaziali dal mondo reale“.

Bene, ora che l’abbiamo detto come piace ai prof. universitari e abbiamo preso il nostro trenta, vediamo di parlarci chiaro.

Il GIS è il software che usi per gestire i tuoi dati cartografici.

Il passaggio da GIS a WebGIS è molto semplice ed intuitivo.
Non è niente di meno che il software con la stessa finalità utilizzato via web e non installato direttamente su PC.

Quindi, riassumiamo: GIS = software cartografia su PC e WebGIS = software cartografia via web

Dulcis in fundo.

Federico, cos’è allora il Sistema Informativo Territoriale?

Diamo intanto la nostra definizione universitaria (la storica di P. Mogorovic e P. Mussio) e prendiamoci anche la lode.

“Un sistema informativo territoriale indica il complesso di uomini, strumenti e procedure (spesso informali) che permettono l’acquisizione e la distribuzione dei dati nell’ambito dell’organizzazione e che li rendono disponibili, validandoli, nel momento in cui sono richiesti a chi ne ha la necessità per svolgere una qualsivoglia attività”.

Che vuol dire tutto questo?
Che in questo caso viene considerato non solo il software utilizzato – il GIS appunto – ma anche gli uomini che intervengono nel suo utilizzo e le procedure da essi applicate necessarie all’elaborazione e distribuzione dei dati.

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Federico Rosa
Esperto in Mappe GIS Personalizzate